Galeotta fu la lirica “La voce a te dovuta” di Pedro Salinas.
Dare la propria voce ad altri è un dovere morale e non solo l’unico modo per capirsi e per capire.
Anita Rusciadelli ha tradotto in vocazione professionale il suo desiderio di aiutare le persone a prendere consapevolezza di sé e nella sua silloge di esordio si fa tramite delle voci, delle parole, delle confidenze delle donne che ha incontrato, della loro danza con una vita difficile, costellata di sollitudini, delusioni, abbandoni, violenze e travagli senza parto.
Ogni storia è una poesia, anche la più crudele e aberrante, perché è attraverso la poesia che si può entrare nel campo dell’umana comprensione per la via metrica di un’umile empatia.